
- Posted by Matteo Ciofi
- On Aprile 23, 2020
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- Budapest, Chiesa, Coronavirus, COVID-19, GMG, Papa Francesco, Santa Sede, Vaticano
Città del Vaticano – La penultima settimana di lockdown in Vaticano è stata caratterizzata da quattro notizie principali, tutte inevitabilmente legate al coronavirus.
Martedì scorso infatti la Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che a causa dell’attuale situazione sanitaria e delle sue conseguenze sullo spostamento e l’aggregazione di persone, l’Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma a Roma nel giugno del 2021 e la prossima Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona (agosto 2022) sono state posticipate entrambe di un anno.
Il prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, Cardinal Farrell, ha spiegato a Vatican News la scelta, affermando che innanzitutto “è molto difficile sapere come sarà la nostra vita dopo questa pandemia”. Il lungo lavoro organizzativo relativo soprattutto all’Incontro delle Famiglie di Roma del prossimo anno era già ovviamente iniziato, ma i restanti 14 mesi non sono sufficienti per prevedere l’andamento dell’emergenza e lavorare liberamente sull’evento.
Sulla scia di tali decisioni, questa mattina è arrivato un nuovo rinvio. La Santa Sede ha infatti annunciato di aver posticipato anche il Congresso Eucaristico Internazionale.
Il Santo Padre, insieme con il Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali e con l’Episcopato ungherese, ha deciso di posporre di dodici mesi il 52° Congresso Eucaristico Internazionale, in programma a Budapest questo settembre.
Parlando sempre dell’emergenza Covid-19 ma da un’altra prospettiva, martedì, Matteo Bruni, Direttore della Sala Stampa Vaticana, ha confermato il nono caso di positività all’interno dello Stato della Città del Vaticano e tra i dipendenti della Santa Sede.
La nota ha specificato che: “La persona è stata ricoverata in ospedale, sotto osservazione, e sono state fatte le opportune sanificazioni e verifiche tra quanti avevano avuto contatti con l’interessato nell’unico giorno di sua presenza sul luogo di lavoro nelle due settimane precedenti al riscontro, tutte con esito negativo”.
Nella giornata di ieri invece, presso l’Aula vecchia del Sinodo, si è svolta una riunione straordinaria presieduta dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, alla presenza dei vertici dei Dicasteri ed Enti della Santa Sede.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di riflettere su una seconda fase dell’emergenza da Covid-19, che avrà inizio dal prossimo 4 maggio.
Nel corso dell’incontro, è “stato sottolineato lo sforzo impiegato dalla Santa Sede per far fronte alla crisi in modo sostenibile. Inoltre è stata decisa la graduale riattivazione dei servizi ordinari, pur salvaguardando le precauzioni sanitarie atte a limitare il contagio, in modo da assicurare il servizio al Santo Padre e alla Chiesa Universale”.