
- Posted by Matteo Ciofi
- On Maggio 7, 2020
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- Card. Bassetti, CEI, Chiesa, Coronavirus, COVID-19, Messe
Roma – È stato firmato questa mattina a Palazzo Chigi il Protocollo che permetterà la ripresa delle messe con i fedeli in chiesa. Sottoscritto dal primo ministro Conte, dalla Conferenza Episcopale Italiana e dal Ministro dell’Interno, il documento entrerà in vigore da lunedì 18 maggio.
Il primo punto spiega come “l’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato”.
Per questo motivo, l’accesso alla chiesa, resta contingentato e regolato da volontari e collaboratori. A tal proposito, per agevolare un accesso ordinato, andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno a 1,5 metro, si invita ad utilizzare più ingressi, separando “quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita”.
Il documento sottolinea che “laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche”.
Obbligatorio l’uso della mascherina, mentre ai fedeli “non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C”. Vietato l’accesso anche a coloro che sono stati in contatto con persone positive nei giorni precedenti.
Chiaro anche l’invito ad igienizzare il più possibile “i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni”, dovranno invece rimanere vuote le acquasantiere della chiesa.
Sarà consentita la presenza di un organista ma non del coro, niente scambio del segno della pace, per quanto riguarda invece le offerte non dovranno essere raccolte “durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo”.
Importante il punto relativo alla distribuzione della Comunione. Il Protocollo specifica infatti che questa deve avvenire “dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi – indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza – abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli”.
La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata, mentre quello della Penitenza deve essere amministrato in luoghi ampi e areati, il numero massimo di partecipanti consentito alle messe sarà in base alla capienza dell’edificio.
Nella sezione suggerimenti del Protocollo, risalta un aspetto fondamentale: si sottolinea infatti che “ove il luogo di culto non è idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’Ordinario del luogo può valutare la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria”.
Il capo del governo Conte ha voluto ringraziare la CEI per il sostegno morale e materiale che sta dando all’intera collettività nazionale in questo momento difficile per il Paese, mentre il Cardinale Bassetti, ha ribadito l’impegno della Chiesa a contribuire al superamento della crisi in atto.