
- Posted by Matteo Ciofi
- On Gennaio 27, 2017
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- Chiesa, El Pais, Intervista, Papa Francesco, Vaticano
Il quotidiano spagnolo El País ha pubblicato domenica scorsa una lunga intervista con Papa Francesco che ha parlato al giornalista Pablo Ordaz il 20 gennaio.
Per più di un’ora, all’interno di una stanza a Casa Santa Marta, il pontefice ha spiegato che “nella Chiesa ci sono santi e peccatori, uomini decenti e uomini corrotti”, ma ciò che lo preoccupa di più è “una Chiesa che è stata anestetizzato dalla mondanità e lontana dai problemi della gente”.
La conversazione si è incentrata su molti argomenti ed il Santo Padre ha ribadito che il clericalismo è “il male peggiore che la Chiesa deve affrontare oggi”. Allo stesso tempo, ha detto che “se un pastore difende se stesso dalla realtà concreta del mondo diventa un ufficiale, un semplice amministratore, e una Chiesa che non è vicino alla gente non è una Chiesa”.
Il Papa è tornato sul dramma dei rifugiati: “Il Mediterraneo è un cimitero e questo dovrebbe farci riflettere”. Ha reso omaggio all’Italia, che nonostante tutti i problemi del terremoto, continua ad accogliere i migranti.
La diplomazia vaticana – ha spiegato il pontefice – costruisce ponti, non muri, e funge da mediatore, non da intermediario, nel senso che tutte le azioni per promuovere la pace e la giustizia non sono per i propri interessi, ma per il bene dei popoli.
A Papa Francesco è stato chiesta una opinione anche sugli eventi del mondo attuale, tra cui l’elezione di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti. “Penso che dobbiamo aspettare e vedere”, ha detto per quanto riguarda la nuova amministrazione americana. “Non mi piace troppo avanti, né giudicare le persone prematuramente. Vedremo come si comporta, quello che fa, e poi avrò un mio parere”.
Il pontefice ha anche messo in guardia gli europei dal pericolo populismo, dicendo che non dovrebbero ripetere gli stessi errori, come negli anni 30, quando il rivolgersi a “salvatori” per risolvere la crisi economica e politica portò tutti ad una seconda guerra mondiale.
Papa Francesco ha concluso la sua intervista dicendo che non guarda la TV dal luglio 1990, ma che non gli manca, ed ha aggiunto: “Il Signore è buono, e non mi ha tolto il mio buon umore”.
CNS photo/Paul Haring