
- Posted by Matteo Ciofi
- On Maggio 29, 2019
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- Chiesa, Romania
Città del Vaticano – Quest’oggi alle ore 13, Alessandro Gisotti direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha presentato il 30esimo viaggio apostolico del pontefice in programma da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno in Romania.
Quinto viaggio del Papa in questo 2019, con il traguardo delle 40 nazioni visitate che è stato già abbondantemente tagliato. Sarà la prima volta per Papa Francesco in Romania, venti anni dopo San Giovanni Paolo II che andò a Bucarest dal 7 al 9 maggio del 1999, un evento storico considerando che Karol Woytyla era il primo pontefice ad andare in un paese ortodosso.
Sarà ben diversa la visita di Bergoglio il quale non sarà solo nella capitale romena ma andrà anche a Sumuleu-Ciuc e Blaj, una visita che Gisotti ha definito un vero tour de force per la complessità degli spostamenti in breve tempo.
La Romania con i suoi 20 milioni di abitanti conta l’87% di ortodossi e solo il 7% di cattolici. Sono 13 le circoscrizioni ecclesiastiche, 2031 le parrocchie del paese, ma soprattutto 6 diocesi di rito latino e 6 eparchie.
“Camminiamo insieme” recita il motto del viaggio e il Santo Padre intende incontrare le pluralità religiose della Romania, per una visita che avrà un doppio valore: sarà mariana considerando che il paese è noto anche come “Il giardino della Madre di Dio” e sinodale.
L’aspetto mariano ritorna infatti in diversi aspetti di questo viaggio, come il giorno della partenza, venerdì 31 maggio in cui ricorre la festa della visitazione della Beata Vergine Maria e anche per la visita al Santuario di Sumuleu-Ciuc.
Parlando del programma, il pontefice arriverà a Bucarest intorno le 11 locali e sarà accolto subito dal Presidente e dalla consorte. Dopo la cerimonia di benvenuto, i consueti incontri diplomatici ed il primo discorso del Papa alle autorità, al corpo diplomatico e alla società civile.
Nel pomeriggio, incontro privato con il Patriarca, a seguire, nel Palazzo del Patriarcato, il Papa vedrà il Sinodo permanente della Chiesa Ortodossa Romena.
Successivamente il pontefice si sposterà nella Cattedrale ortodossa, chiesa ancora in costruzione e per la quale San Giovanni Paolo II contribuì con una importante donazione di 200 mila dollari. Nella cattedrale ci sarà la recita di Padre Nostro in latino e in romeno, oltre 2000 persone sono attese all’interno per questo momento e più di 10 mila fuori, a testimonianza dell’importante accompagnamento che avrà la visita del Papa.
L’ultimo impegno della prima giornata del pontefice sarà la Santa Messa nella Cattedrale Cattolica di San Giuseppe, prima di incontrare presso la Nunziatura i gesuiti romeni.
Sabato 1 giugno il Santo Padre raggiungerà prima l’Aeroporto di Bacau e subito dopo in elicottero la Base Aerea della Brigata di Montagna di Miercurea-Ciuc, un lungo percorso per arrivare al Santuario di Sumuleu-Ciuc, situato in Transilvania.
Meta di pellegrinaggio e luogo amato dai cattolici ungheresi, in questo Santuario dove spicca una grande statua di legno di Maria realizzata intorno al 500, il Papa celebrerà la Messa e consegnerà un rosa d’oro in onore della Madonna.
“Sono già 110 mila gli iscritti per questo appuntamento” ha dichiarato il direttore Gisotti, ma gli organizzatori prevedono almeno il doppio di fedeli per uno dei momenti più importanti del viaggio.
In seguito il Papa farà visita alla Cattedrale di Santa Maria Regina a Iasi, mentre alle 17:45 si terrà un incontro mariano con la gioventù e con le famiglie nel piazzale antistante il Palazzo della Cultura. Un evento questo che era nei desideri di Giovanni Paolo II ma nel suo viaggio non fu realizzabile, venti anni dopo, Papa Bergoglio, chiuderà idealmente questo cerchio.
Domenica, ultima giornata in Romania per il Papa, inizierà con il trasferimento a Sibiu e poi a Blaj dove alle 11 il pontefice presiederà la Divina Liturgia con la beatificazione dei 7 Vescovi Greco-Cattolici Martiri nel Campo della Libertà.
Nel pomeriggio il Santo Padre saluterà la comunità Rom di Blaj in una piccola parrocchia, prima di recarsi all’aeroporto di Sibiu per rientrare a Roma-Ciampino, dove l’arrivo è previsto alle 18.45.
Sono 8 gli interventi programmati per il Santo Padre: 3 discorsi, 3 omelie e 2 saluti, la lingua utilizzata dal Papa sarà sempre l’italiano.
Per quanto riguarda il seguito papale saranno presenti il Card. Sandri e il Card. Koch così come il Card. Becciu, l’ospite invitato dal Santo Padre sarà invece un dipendente delle ville pontificie di Castel Gandolfo.
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