
- Posted by Matteo Ciofi
- On Marzo 26, 2020
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- Annuario Pontificio, Chiesa, Numeri, Statistiche, Vaticano
Città del Vaticano – Nel giorno in cui il Santo Padre ha chiamato a raccolta i leader religiosi di tutte le Comunità cristiane per pregare il Padre Nostro alle ore 12, la Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato una nota sull’Annuario Pontificio 2020 e quello Statistico 2018 della Chiesa, curati entrambi dall’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa.
A partire dal 2019, sono state erette 4 nuove Sedi Vescovili, 1 Eparchia, 2 Prelature Territoriali, 1 Esarcato Apostolico e 1 Amministrazione Apostolica; sono stati elevati 1 Sede Arcivescovile e 4 Diocesi a Sedi Metropolitane, 1 Prelatura Territoriale e un Vicariato Apostolico a Sedi Vescovili e 2 Esarcati Apostolici a Eparchie.
L’Annuarium Statisticum Ecclesiae si riferisce al 2018, ma permette di elaborare un quadro di sintesi dei principali andamenti che interessano l’evolversi della Chiesa cattolica nel mondo nel quinquennio 2013-2018.
In questo arco di tempo, i cattolici battezzati nel mondo registrano un incremento percentuale di quasi il 6% e nello stesso periodo passano complessivamente da quasi 1.254 milioni a 1329, con un incremento di 75 milioni di unità. Alla fine del 2018, i cattolici costituivano poco meno del 18% della popolazione mondiale.
In aggiunta a questi dati, si può rilevare che nel 2018 la proporzione più alta era nelle Americhe con 63,7 cattolici per 100 abitanti, cui fanno seguito quella dell’Europa con 39,7 cattolici.
L’America, dal 2013 al 2018, ha mantenuto quanto a popolazione, una incidenza sul totale mondiale pari al 13,5%, di contro il peso dei cattolici diminuisce nel quinquennio di un punto percentuale, raggiungendo il 48% della popolazione cattolica del mondo.
Per quello che concerne il numero dei vescovi nel mondo è aumentato tra il 2013 e il 2018 di oltre il 3,9%, passando da 5.173 a 5.377, con un incremento importante in Oceania (+4,6%), in America e in Asia (con +4,5% per entrambi) e in Europa (+4,1%), mentre in Africa (+1,4%) i valori si collocano sotto la media mondiale.
I numeri delle consistenze sacerdotali in Africa e in Asia sono confortanti, con un rispettivo +14,3% e +11,0%; mentre in America si mantiene stazionaria attorno ad una media di circa 123 mila unità.
Nel complesso però, vediamo come la distribuzione dei sacerdoti tra i continenti è caratterizzata nel 2018 da una forte prevalenza dei sacerdoti europei (41,3%) i quali superano quelli del clero americano.
Spostando lo sguardo su un’altra realtà ecclesiastica come quella dei diaconi permanenti, si nota come ci sia stato un chiaro incremento. Si è infatti passati complessivamente da 43.195 unità nel 2013 a 47.504 unità cinque anni dopo, con una variazione positiva di circa il 10%.
Non si attenua al tempo stesso la crisi dei religiosi professi non sacerdoti: il gruppo infatti si contrae di quasi l’8% tra il 2013 e il 2018, essendo il numero passato da oltre 55mila unità a meno di 51 mila. Il trend in negativo è comune nei vari continenti con l’eccezione di Africa e Asia dove si osservano variazioni del +6,8% e di +3,6%.
Stesso discorso per le religiose professe dove si osserva una dinamica fortemente in calo con una contrazione del 7,5% nel periodo analizzato.
Per quanto riguarda invece il numero dei seminaristi maggiori questo sembra consolidarsi su un trend di lenta e graduale contrazione. I candidati al sacerdozio nel mondo sono passati infatti da 118.251 unità nel 2013 a 115.880 nel 2018, con una variazione di -2,0%.
Il calo coinvolge tutti i continenti, in particolare Europa (-15,6%) e America (-9,4%), mentre va in chiara contro tendenza l’Africa che mostra una variazione positiva del 15, 6%, confermandosi così come l’area geografica con le maggiori potenzialità in ambito di servizi pastorali.
Fonte dati:
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/03/25/0180/00411.html
Photo Credit: Vatican Media