
- Posted by Matteo Ciofi
- On Marzo 9, 2020
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- Chiesa, Corona Virus, COVID-19, Papa Francesco, Quaresima, Vaticano
Città del Vaticano – La seconda domenica di Quaresima ha coinciso con le nuove e più cogenti disposizioni del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che inevitabilmente hanno toccato in modo profondo anche la Chiesa.
Fino a venerdì 3 aprile le chiese parrocchiali e non parrocchiali rimarranno, come di consueto, aperte per la preghiera personale; al tempo stesso, sono sospese le celebrazioni liturgiche comunitarie: eucarestie feriali e festive, così come le esequie.
Ieri mattina il Santo Padre ha guidato la recita della preghiera dell’Angelus dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano. Solo al termine, il Papa si è affacciato alla finestra dello studio per salutare i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
Introducendo la preghiera dell’Angelus, il pontefice ha detto: “Questo modo di oggi di pregare l’Angelus lo facciamo per compiere le disposizioni preventive, così da evitare piccoli affollamenti di gente che possono favorire la trasmissione del virus”.
Sabato pomeriggio infatti, la Santa Sede aveva spiegato che le disposizioni erano necessarie per evitare rischi di diffusione del COVID-19 dovuti ad assembramenti nel corso dei controlli di sicurezza per l’accesso alla piazza, come richiesto anche dalle autorità italiane.
Nella giornata di ieri invece, un nuovo comunicato, sempre della Santa Sede, annunciava la chiusura precauzionale fino al 3 aprile dei Musei Vaticani, dell’Ufficio Scavi, del Museo delle Ville Pontificie e dei centri museali delle basiliche pontificie.
Dopo un weekend di nuove disposizioni, stamane Papa Francesco ha celebrato la Messa a Casa Santa Marta chiedendo che fosse trasmessa in diretta oggi, come nei prossimi giorni, un modo per manifestare la sua quotidiana vicinanza a quanti sono coinvolti dall’epidemia di coronavirus.
Nel frattempo l’emergenza non si arresta e nell’ultimo bollettino diramato poco fa, il numero dei morti è salito a 463 (97 in più rispetto a ieri). Cresce il numero dei contagiati 7985, così come quello dei guariti 724 (+ 102).
Nel mondo sono già 110mila i casi, si registrano le prime due vittime in Germania mentre il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus ha affermato come la minaccia di una pandemia stia diventando molto reale.
Photo credit: Vatican Media