
- Posted by Matteo Ciofi
- On Marzo 20, 2020
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- Angelus, Chiesa, Coronavirus, COVID-19, Emergenza, Papa Francesco, Vaticano
Città del Vaticano – Dopo aver dedicato la sua messa a Casa Santa Marta ai detenuti nel giorno di San Giuseppe, patrono del Canada e festa del papà in Italia, Papa Francesco si è concentrato questa mattina nuovamente sui medici e gli operatori sanitari che stanno dando la vita in questo momento di emergenza.
Nella sua omelia, il Santo Padre ha invitato anche a riscoprire Dio come Padre buono, oltre a spiegare come confessarsi in assenza di un sacerdote.
Questo è stato l’unico impegno di giornata del pontefice, anche se in realtà il Papa avrebbe dovuto presiedere la consueta Celebrazione Penitenziale nella Basilica di San Pietro alle ore 17:00. La scelta di annullare l’evento rientra nella situazione d’emergenza che permane in Italia e a Roma legata al coronavirus.
Ieri sera invece, a partire dalle ore 21, si è tenuta su invito del pontefice e dei Vescovi italiani la recita del Rosario, con i Misteri della luce, un appuntamento che è stato largamente seguito non solo in Italia ma in tanti paesi del mondo, una esortazione quella del Papa a essere uniti in preghiera, come una grande famiglia in un periodo di enorme difficoltà.
Per quello che riguarda le vicende interne e le ultime disposizioni della Santa Sede, sabato scorso, la Prefettura della Casa Pontificia ha comunicato che a causa dell’attuale emergenza sanitaria internazionale, tutte le Celebrazioni Liturgiche della Settimana Santa si svolgeranno senza la presenza fisica di fedeli. La nota sottolinea anche che fino al 12 aprile le Udienze Generali del Santo Padre e le recite dell’Angelus saranno fruibili solamente in diretta streaming sul sito ufficiale di Vatican News.
Parlando invece della situazione italiana legata al COVID-19 non sono state buone le notizie giunte dal bollettino di ieri pomeriggio diramato dalla Protezione Civile. Attualmente infatti sono 33.190 i positivi, 4.440 i guariti e 3405 i decessi totali, proprio ieri l’Italia ha superato la Cina nel computo totale dei morti a causa del coronavirus.
Si attendono ora nuove disposizioni da parte del Governo, una stretta che dovrebbe riguardare gli orari dei supermercati e l’attività sportiva eseguita all’esterno, mentre si attende una conferma sull’estensione della chiusura delle scuole.
Alla luce di questo scenario ancora piuttosto preoccupante, resta difficile pensare che la data del 3 aprile come fine del lockdown possa essere effettivamente rispettata, e mentre si attende il picco previsto nei prossimi giorni, il paese si interroga su quando potrà tornare ad assaporare un minimo di normalità, anche apparente.