
- Posted by Matteo Ciofi
- On Gennaio 17, 2020
- 0 Comments
- Beatificazione, Card. De Donatis, Chiesa, Francesca Lancellotti, Vaticano
Questa mattina presso l’Aula della Conciliazione del Palazzo Apostolico Lateranense, si è chiusa la fase diocesana della causa di beatificazione della serva di Dio Francesca Lancellotti.
Il rito è stato presieduto dal cardinale vicario Angelo De Donatis, alla presenza del postulatore monsignor Paolo Rizzi, officiale della Segreteria di Stato di Sua Santità. Hanno presenziato anche alcuni membri del Tribunale diocesano di Roma tra cui il delegato episcopale monsignor Giuseppe D’Alonzo; il promotore di giustizia don Giorgio Ciucci; il notaio attuario Marcello Terramani e il notaio aggiunto Giancarlo Bracchi.
“Una donna del popolo sempre immersa nella preghiera perché assetata di Dio”. Con queste parole il vicario del Papa per la diocesi di Roma, il Card. Angelo De Donatis, ha voluto definire Francesca Lancellotti.
Nata il 7 luglio 1917 a Oppido Lucano, un piccolo paese in provincia di Potenza, fin dall’infanzia instaura un legame speciale con Dio, un rapporto che l’accompagnerà per tutta la vita.
Sposa Faustino Zotta, anche lui uomo di grande fede e dal loro matrimonio nascono due figli: Maria Luigia detta “Gina” e Domenico. La mattina del 7 luglio 1956, nel giorno del suo 39esimo compleanno, a Francesca appare l’Arcangelo Michele il quale la esorta a trasferirsi a Roma per iniziare una missione.
Con il marito e i due figli si trasferisce nella capitale nel 1960: inizialmente vivono in periferia, poi vicino al Pantheon ed infine in via Cavour. Francesca si dedica sempre alla preghiera e accoglie nella sua casa chiunque abbia bisogno di sostegno materiale, morale o spirituale.
Muore il 4 settembre del 2008 all’ospedale San Giovanni Addolorata; otto anni dopo, nell’aprile del 2016, inizia l’inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche e la fama di santità di Francesca.
“Una madre di famiglia che è stata testimone della carità” ha evidenziato oggi il Cardinal De Donatis, a conclusione di una nuova e cruciale tappa della storia di Francesca Lancellotti.